Esiste una problematica che può non sembrare diffusissima tra chi fa sport ma in realtà è ben radicata e viene notata meno perché la gente tende spesso a sottovalutarla. Stiamo parlando della periostite tibiale, ossia un processo infiammatorio acuto o cronico a carico del periostio che è la membrana connettivale che avvolge la parte più esterna dell’osso e che ha la funzione di proteggere, rigenerare e nutrire quest’ultimo.
Questa patologia può interessare un solo osso oppure molteplici, nella sua forma più comune interessa la tibia. Le cause principali di questa patologia, quindi, sono da riscontrare innanzi tutto nei traumi diretti, a cui possiamo associare i problemi posturali durante il gesto sportivo. Per questo motivo, nella maggior parte dei casi, la periostite tibiale può essere generata nello sportivo (calciatori, cestisti, runner, rugbisti) in conseguenza di eventi traumatici ripetuti, infezioni, ma soprattutto per problemi dovuti alla postura (sindrome da stress tibiale mediale). Molte persone, per svariate cause, manifestano questa situazione senza però avere alcun problema durante la loro giornata tipo.
Se soffri di periostite tibiale, sai bene che la situazione cambia nel momento in cui si intraprende l’attività fisica con rischio di contatto, ossia finché fai attività fisica senza subire colpi va tutto bene, ma appena la tua zona tibiale subisce un urto vedi le stelle. Non è così? Questo perché andando incontro ad un processo infiammatorio di forte intensità, che soprattutto nel calcio è una situazione che capita a ripetizione, ti limiterà notevolmente la performance, se non addirittura ti costringerà ad alzare immediatamente bandiera bianca. Talvolta dovrai persino fermarti per un certo lasso di tempo per consentire alla zona interessata di sfiammarsi. E sai bene anche cosa significano stop del genere sul lungo periodo: significa non riuscire mai ad entrare in condizione, perché appena pensi di poter essere sul punto di poter dare il 100%, ritorni a doverti fermare nuovamente.
Ma ti voglio dare una notizia, anzi due:
La prima è che il problema che hai, seppur diffuso, non è banale. E non è facile da affrontare con le soluzioni standard che presenta il mercato.
La seconda è che esiste una soluzione, ma va realizzata affrontando il problema alla base, ossia con una protezione pensata apposta per te.
Cerco di spiegarmi meglio: il tuo problema è che la zona tibiale non ti darebbe nemmeno fastidio se soltanto non subisse colpi, questa però è una situazione impossibile se pratichi uno sport per definizione “di contatto” come il calcio. Certo, hai già provato a ripararlo con un parastinco tradizionale, ma questo ha un problema di fondo: siccome aderisce sulla tua gamba lungo tutta la sua forma, sicuramente attutisce gli impatti, ma non li azzera. Quindi alla prima botta il dolore arriva sempre e comunque puntualissimo. Come fare?
Arrivati a questo punto, ti starai chiedendo: “Ok ma allora non c‘è soluzione al mio problema? Devo rassegnarmi?”
Ho una buona notizia per te.
Noi la soluzione l’abbiamo. Prova a continuare a leggere.
Noi abbiamo studiato una soluzione tecnica che consente di avere dei parastinchi che poggino sulla superficie della gamba, con la differenza però di essere staccati di qualche millimetro nelle esatte zone dove al minimo contatto subisci un’infiammazione. Noi siamo in grado di realizzare delle protezioni che abbiano l’esatta forma delle tue gambe e rispondano alle tue esigenze, nate per essere indossate da te e te soltanto. Infatti, distanziando di pochissimi millimetri dalle zone sensibili un parastinco realizzato in fibra di carbonio sarà possibile che gli effetti dei colpi subiti lì non saranno attutiti come nei parastinchi tradizionali, ma eliminati del tutto. E questo dettaglio fa tutta la differenza del mondo. Ti consentirà infatti di poter tornare in campo concentrandoti finalmente solo sul poter dare il meglio di te, senza avere il chiodo fisso del dolore che potrebbe manifestarsi da un momento all’altro.
Oggi siamo qui per mostrarvi un esempio concreto di un caso recente nel quale abbiamo agito nell’esatto modo descritto sopra. La settimana scorsa, infatti, è venuto a trovarci nella nostra sede centrale di Fidenza (PR) Edoardo, un giovane calciatore che da tempo soffriva di questi particolari dolori che non riusciva a spiegarsi e che solo un approfondito consulto medico è riuscito a dare un nome: periostite tibiale. Siccome al minimo urto, pur indossando parastinchi di ogni tipo, era costretto a chiedere il cambio al suo allenatore ha provato a rivolgersi a noi chiedendo se fossimo in grado di trovare una soluzione su misura per lui.
Qui arriviamo al nocciolo della questione e soprattutto entriamo in gioco noi di GL SPORT.
La prendo un po’ larga: se ci seguite da qualche di tempo saprete senz’altro che il prodotto che ci ha fatti nascere come azienda sono i parastinchi personalizzati in fibra (se invece non conoscete questo nostro prodotto ma vi interessa approfondire l’argomento vi consigliamo la seguente lettura: https://www.glsport.eu/top-flex-11-gl-sport-agosto-2022/ ). Bene, questi sono una protezione eccezionale e leggerissima per gli stinchi ma certamente, come vi spiegavo, i modelli standard (ovvero parastinchi con misure in altezza di 13, 15 e 18 centimetri) per caratteristiche aderiscono perfettamente su tutta la gamba, e quindi anche sulle zone sensibili delle ossa tibia, mentre a Edoardo serviva una protezione che si staccasse leggermente da quelle ossa.
Siccome negli anni per i nostri tecnici ortopedici l’eccezione è diventata la regola, per casi come questo hanno iniziato a creare parastinchi su misura pensati proprio per chi ha problemi di questo genere: vere e proprie armature in carbonio, ben più spesse dei modelli standard (arriviamo fino a 2,5/3 millimetri di spessore della materia prima), flessibili grazie alla divisione in tre componenti tipica dei nostri modelli Flex, ultra avvolgenti, ma soprattutto distanziati dalle zone ultra sensibili che può avere ognuno!
Tutto questo con che dimensioni? Beh, tenete conto del fatto che il nostro modello standard più lungo è 18 cm, con questi possiamo arrivare fino a 25/30 centimetri, in base alla lunghezza della tibia dell’atleta. Il tutto senza mai dimenticare la leggerezza data dalla fibra di carbonio, materiale che permette a questo genere di clienti di tornare in campo sicurissimi ma senza che la protezione risulti eccessivamente pesante, anzi.
Questo cosa significa? Semplice! Significa poter tornare in campo sicuro dei propri mezzi e senza timori reverenziali di dolori improvvisi alla prima botta nel punto sbagliato, perché anche se si dovesse essere colpiti in modo duro nelle zone più instabili, a proteggerle ci sarà una lastra di carbonio puro e ultra resistente! E fidatevi, sarà sufficiente!
Vi ho incuriosito un po’? Vi interessa sapere come i nostri tecnici arrivano alla costruzione di questi pezzi? Beh, in caso di risposta affermativa vi consiglio di continuare a leggere!
Come dicevo, questi non sono prodotti standard ma sono protezioni che vengono create su misura, a partire dall’esatta forma della gamba del singolo utente, ed è un processo che può essere eseguito senza particolari problemi anche “da remoto”, ovvero senza che il cliente debba per forza venire a trovarci nella nostra sede centrale di Fidenza (PR) ma standosene comodamente a casa, soluzione molto utile per chi avesse problemi negli spostamenti o vivesse a centinaia di chilometri di distanza da noi (se foste interessati a questa modalità vi chiediamo di contattarci direttamente attraverso i contatti sul fondo di questo articolo e provvederemo a darvi più informazioni a riguardo).
In ogni caso, la procedura classica prevede che il cliente ci venga a trovare direttamente nella nostra sede centrale di Fidenza, previo appuntamento con uno dei nostri tecnici, che saranno in grado attraverso le più moderne tecnologie di scansione 3D di ricostruire virtualmente la gamba del cliente da proteggere e costruirci attorno una perfetta lastra di carbonio che successivamente diventerà un inossidabile paio di parastinchi su misura.
A questo punto quindi, i nostri tecnici avranno in mano delle forme di parastinchi grezze e monoscocche, con la precisa forma degli stinchi del paziente ma che andranno sottoposte ad una lunga e precisa lavorazione. Lasceranno dunque il paziente libero di tornare a casa e inizieranno a lavorare i pezzi. Li divideranno in tre parti per renderli flessibili, vi applicheranno l’imbottitura morbida in neoprene che aderirà alle gambe, li rifileranno e li lisceranno e infine vi applicheranno la personalizzazione grafica che sceglierà il cliente (quindi in questo caso una procedura simile a quella dei nostri parastinchi standard).
Tornando all’esempio specifico di Edoardo: il ragazzo è venuto a trovarci direttamente nella nostra sede di Fidenza (PR), dove il tecnico che l’ha visitato gli ha preso le misure della gamba sinistra (il ragazzo infatti soffriva di periostite solo sulla gamba sinistra e quindi è bastato creargli un unico parastinco su misura), gli ha disegnato la forma che avrebbe dovuto avere la protezione per riparare la zona sensibile e gli ha effettuato la scansione della gamba utilizzando uno scanner 3D:
Come si può vedere dalle immagini la zona infortunata (e che quindi andava protetta con particolare attenzione) è quella cerchiata ed essendo molto esterna richiedeva che il parastinco nascesse con un’avvolgenza veramente estesa (oltre che avesse la necessità si poggiare su tutta la gamba tranne che in prossimità di quell’area cerchiata) perché arrivasse a riparare la gamba così esternamente. Questo è stato il risultato finale dopo la lavorazione dei tecnici (la personalizzazione grafica rappresenta il logo della squadra per la quale Edoardo gioca):
Come si può facilmente notare la forma della protezione è decisamente irregolare, questo perché la zona da proteggere con particolare attenzione si trovava molto esterna sul lato destro della gamba: quindi di conseguenza “un’ala” del parastinco risulta ben più avvolgente di quella opposta.
Al parastinco su misura è stato poi aggiunto il “compagno” della gamba destra, che come si può vedere dalla foto i nostri tecnici hanno creato in formato standard, siccome Edoardo soffriva di periostite solamente nella zona tibiale della gamba sinistra.

Pochissimi giorni dopo l’appuntamento abbiamo ricontattato Edoardo per farlo venire a provare il parastinco. Eccolo in prova, perfettamente calzante alla sua gamba e molto “allargato” e “distanziato” verso l’esterno per creare una sorta di conchiglia protettiva della zona tibiale.
Ora il ragazzo può dirsi effettivamente pronto per un tranquillo rientro in campo e noi del team GL SPORT non possiamo che fargli i migliori auguri in tal senso, certi che potrà giocare con tutta la tranquillità che un giovane calciatore come lui merita.
Ora il ragazzo può dirsi effettivamente pronto per un tranquillo rientro in campo e noi del team GL SPORT non possiamo che fargli i migliori auguri in tal senso, certi che potrà giocare con tutta la tranquillità che un giovane calciatore come lui merita.
Quindi, riavvolgendo il nastro e passando dalle parole alle azioni concrete, se anche tu soffri di questo tipo (periostite o similari) e pensi che quella appena presentata possa essere una soluzione adatta a te puoi mandare una mail a: matteo.mori@glsport.eu o scrivere su WhatsApp al numero: 379 1921334. Con l’aiuto di tecnici altamente qualificati nel campo delle protezioni sportive troverai sicuramente la soluzione ideale per tornare in campo in sicurezza, creata ad hoc sul tuo singolo caso. Intanto, se vuoi dare un’occhiata a qualche nostra creazione (che sia su misura come nel caso raccontato in questo articolo ma anche più standard) ti consigliamo di fare un giro sulla sezione dedicata del nostro sito (https://www.glsport.eu/prodotti/#parastinchi-in-carbonio) o sulla nostra pagina Instagram @gl_sport_official.
Ti aspettiamo!