Noi di GL SPORT, in genere, siamo conosciuti come un brand sportivo che produce fondamentalmente quattro categorie di prodotti: i parastinchi personalizzati, le maschere protettive, i guanti da portiere e le scarpe su misura e tendenzialmente è così, questo è quello che facciamo nella stragrande maggioranza dei casi. C’è però anche un altro ambito d’azione in cui ci siamo sempre messi alla prova ma solo su specifiche richieste dei clienti, siccome negli anni per i nostri tecnici ortopedici l’eccezione è diventata la regola. Questo “campo d’azione” sono le protezioni su misura più disparate.
Mi spiego meglio: è capitato più volte in questi anni che alcuni utenti ci contattassero, incuriositi dalle nostre lavorazioni sportive in carbonio associate al nostro background legato alle tecniche ortopediche (siamo infatti nati oltre cinquant’anni fa come un’officina ortopedica vera e propria), mostrandoci problemi totalmente diversi rispetto ad un “più classico” infortunio al volto risolvibile con una maschera in carbonio. Ci ha contattato per esempio un ragazzo che aveva una malformazione alla vescica da proteggere (se ti interessa il caso specifico ti consiglio questa lettura: https://www.glsport.eu/ritornare-allo-sport-e-alla-vita/ ), un altro che necessitava di un tutore al braccio, un altro ancora addirittura che aveva bisogno di un dispositivo protettivo sottocutaneo… e non tutti questi casi erano associati per forza alla necessità di fare sport. A volte sì, ma altre volte queste persone avevano pensato che il concetto di protezione sportiva che utilizzavamo quotidianamente potesse essere applicato nella risoluzione di un problema che li perseguitava nella vita di tutti i giorni e quindi ci hanno semplicemente chiesto aiuto. L’input arrivava direttamente da loro e non da una sorta di pubblicizzazione nostra!
Davanti a queste richieste noi di GL SPORT non ci siamo mai tirati indietro e, per quanto possibile, abbiamo sempre cercato di fare quello che ci chiedevano, ovvero applicare le nostre conoscenze ortopediche utilizzate quotidianamente per le protezioni sportive ai problemi di qualunque tipo. Negli anni abbiamo quindi creato protezioni di varie tipologie, senza una procedura standard ma cercando di trovare una soluzione nuova caso per caso partendo dal nostro background tecnico. Siamo infatti in grado di affrontare liberamente questa nuova branchia d’azione facendo quello che abbiamo sempre fatto: cercare una soluzione da zero ad ogni singolo caso che potrebbe essere di nostra competenza, la differenza è che da oggi invece che farlo aspettando che sia chi ha bisogno a proporci un intervento saremo direttamente noi a spingervi a parlarci dei vostri problemi, se pensate che con una protezione in carbonio specifica potremmo aiutarvi a migliorare la vita sportiva (o anche quella di tutti i giorni).
Se il quadro generale vi sembra un po’ nebuloso procedo a spiegarvelo meglio con il classico metodo che si utilizza per spiegare concetti apparentemente molto complessi: andare per esempi.
Oggi quindi vi raccontiamo il caso di Riccardo Nava, calciatore professionista in forza al Piacenza Calcio 1919.
Il difensore biancorosso, a seguito di un duro scontro di gioco, aveva subito una brutta frattura nella zona tra le costole e lo sterno. Questo infortunio, oltre che averlo tenuto lontano dai campi per un po’ di tempo, rischiava di rivelarsi pericoloso anche al suo rientro, perché quella zona avrebbe dovuto evitare di subire colpi per un periodo di tempo molto lungo. Ma com’è possibile avere la certezza di non subire urti in uno sport “di contatto” come il calcio? Beh, i tecnici GL SPORT una soluzione sono soliti trovarla, e in questo caso la soluzione era una protezione di carbonio pensata per posizionarsi proprio nella zona tra le costole e lo sterno.
Negli scorsi giorni abbiamo quindi accolto Nava e ci siamo subito messi al lavoro. Ovviamente ciò che ci caratterizza da sempre per ogni prodotto che andiamo a creare è l’impiego delle più moderne tecnologie, per cui anche in questo caso siamo partiti da una ricostruzione 3D realizzata con uno scanner ad alta precisione e, tenendo questa come base, con i modernissimi software di modellazione virtuale abbiamo ricreato lo stampo di Riccardo su cui poi abbiamo agito con la “classica” lavorazione della fibra di carbonio.
In foto si può vedere il processo di misurazione e scansione 3D effettuata attorno allo sterno di Riccardo, ed in seguito il suo risultato in formato digitale:
Se vi state chiedendo come mai dall’immagine del risultato della scansione si intravedano quattro pezzi di scotch, beh, la domanda è assolutamente lecita e anzi, avete centrato il punto. Quella era la zona da proteggere e quindi la protezione avrebbe dovuto avere proprio quell’estensione.
Dopo la scansione abbiamo dato appuntamento a Riccardo Nava qualche giorno dopo, per dare modo ai nostri tecnici di buttarsi a capofitto sul lavoro da fare. La maggiore “criticità” di questo lavoro era capire come far stare “in piedi” la protezione, cioè come farla aderire alla zona dello sterno senza che cadesse per terra e senza aver bisogno di legarla ad un allaccio troppo ingombrante (siccome Riccardo è un calciatore professionista necessitava davvero che questa gli portasse il minor ingombro possibile). Insomma: la protezione doveva essere leggerissima ma abbastanza estesa e resistente per attutire qualunque tipo di colpo, e allo stesso tempo aderire perfettamente alle costole senza però avere un supporto ingombrante che potesse inficiare sulla prestazione.
La soluzione? Guardate questa sequenza di foto:
In pratica ci siamo fatti portare da Riccardo una maglia termica che lui utilizza per giocare, al suo interno la nostra sarta ha creato una tasca posizionata in prossimità della zona da proteggere dentro la quale infilare la protezione. Così facendo il dispositivo rimane ben saldo e non porta nessun disturbo al difensore centrale piacentino durante il gioco, oltre che offrire una protezione assoluta, testimoniata dal “crash test” che abbiamo fatto e potete vedere di seguito:
Questo lavoro ha permesso a Riccardo di essere subito in campo nell’allenamento dello stesso giorno della squadra lombarda, il tutto in totale sicurezza, e noi non possiamo che fargli un grande in bocca al lupo per questo finale di stagione.
Arrivati a questo punto lo avrete ormai capito, un nostro grande obiettivo aziendale è quello di investire risorse in ricerca e sviluppo per creare protezioni di tutti i tipi qualunque sia la necessità, perché far tornare allo sport i nostri clienti è la nostra missione. Però per rendere questo possibile abbiamo bisogno di voi: come? Mostrandoci i problemi! Se pensate di soffrire di un disagio in qualche modo simile (non per forza nella zona di interesse ma nella modalità) al caso di cui vi ho appena raccontato scrivetecelo senza alcun timore! Noi proveremo a fare di tutto per risolverlo o comunque limitarlo. E lo faremo imparando con voi e migliorandoci. Stessa cosa se, invece che sentirvi chiamati in causa in prima persona, avete degli amici, familiari o conoscenti che pensate che potrebbero essere aiutati dai nostri tecnici ortopedici: fateci contattare o se no contattateci anche direttamente voi.
Noi siamo qui, vi aspettiamo!