Ai portieri servono davvero i parastinchi? Questa domanda (o provocazione) capita spesso di sentirla in giro tra le chiacchiere che si fanno attorno al gioco più popolare al mondo. “Alla fine i portieri giocano con le mani e non fanno contrasti bassi, che utilità potranno mai avere degli attrezzi che proteggono la zona inferiore delle gambe?” Ma è davvero così? Per rispondere a queste domande retoriche usiamo come gancio l’ultimo calciatore professionista ad aver richiesto questo nostro prodotto, cioè Gianluigi Donnarumma, il campione del Paris Saint-Germain e della Nazionale italiana, nonché miglior portiere al mondo dello scorso anno.
Se davvero i parastinchi non fossero utili al gioco degli estremi difensori, come mai un gigante della categoria come Donnarumma si sarebbe mosso in prima persona per procurarsi un modello in fibra di carbonio che garantisse una protezione assoluta? La verità è che il dubbio sull’effettiva utilità di una protezione efficace agli stinchi per i portieri poteva avere un senso farselo venire qualche decennio fa’, ma nel tempo questo ruolo è cambiato radicalmente ed è impossibile non accorgersene. Un tempo, infatti, i portieri giocavano pressocchè unicamente con le mani, usare i piedi non era loro dovere e addirittura per regola potevano raccogliere con le mani i palloni che arrivavano dai retropassaggi dei propri compagni di squadra. In poche parole, a parte che nelle uscite alte non entravano mai a contrasto.
Le cose iniziano però a cambiare dal 1992, anno nel quale la FIFA modifica il regolamento del gioco imponendo il divieto per i portieri di toccare con le mani i passaggi puliti provenienti dai piedi dei propri compagni di squadra. Da lì in avanti comincerà una vera e propria rivoluzione per il ruolo, rivoluzione che obbliga gli estremi difensori a diventare affidabili anche nella tecnica di base palla al piede e che porta ai fondamenti del calcio moderno: uno sport dove i portieri sono sempre più coinvolti nella manovra della squadra, toccano sempre più palloni (in alcuni casi i numeri dicono che alcuni portieri diventano addirittura i recordman di tutta la squadra per numero di palloni toccati con i piedi) e ne diventano sempre più i cosiddetti “registi bassi”, oltre ovviamente al fatto che, tra uscite per necessità e costruzioni del gioco, sono sempre più portati a muoversi lontano dalla porta.
Dove voglio arrivare con tutto questo discorso riguardo con i parastinchi sullo sfondo? Che al giorno d’oggi i portieri capita che vadano a contrasto esattamente come tutti gli altri giocatori di movimento, che spesso siano sottoposti a pressing ancora più feroci rispetto agli interpreti degli altri ruoli (per un attaccante soffiare la palla al portiere equivale ad un gol praticamente certo) e che in alcuni casi siano addirittura i giocatori tecnicamente più coinvolti di tutto il match. Esattamente come i compagni i portieri moderni necessitano quindi di una protezione sicura e leggera, che li difenda dagli urti e (vista la delicatezza della posizione che occupano) non ne infici in alcun modo la prestazione tecnica.
Tornando al discorso di Donnarumma, il campione della Nazionale, per tutti questi motivi, ha scelto il modello top di categoria: flessibile e realizzato in fibra di carbonio, in misura intermedia di 15 cm (qui se dovesse interessare un approfondimento sulle caratteristiche di questo tipo di prodotto: https://www.glsport.eu/top-flex-11-gl-sport-marzo-2022/ ).
Gigio Donnarumma ha deciso di legarsi al nostro brand attraverso Live Onlus, una associazione benefica a cui alcuni tra i più grandi campioni del mondo dello sport mettono a disposizione il loro materiale utilizzato durante le partite (maglie indossate o preparate, parastinchi, guanti da portiere, scarpe da gioco) o esperienze (incontro o cena con il calciatore), che poi lo piazza in aste benefiche sulle piattaforma di E-Bay da settembre 2008 e di Charitystars da ottobre 2013. Il ricavato di queste aste viene poi utilizzato dall’associazione Live per il Progetto “Cuore Batticuore”, con il quale vengono donati i preziosi apparecchi salvavita, i defibrillatori (o DAE) ai Centri Sportivi, Scuole, Associazioni Sportive e Comuni che ne fanno richiesta. Queste importanti iniziative sociali aiutano anche a creare ed organizzare iniziative extra con scopi e obiettivi diversi (ad esempio la donazione di abbigliamento vario, scarpe e sacchi a pelo per le zone terremotate, per i senza tetto di Milano, ecc).
Passando all’aspetto grafico, che a livello emotivo in un prodotto di questo tipo è assolutamente fondamentale, Gigio ha scelto due layout diversi tra la protezione di destra e di sinistra, usando come elemento di continuità il colore blu che è comune alle sue due squadre (PSG e Nazionale). A queste squadre, infatti, sono “dedicati” i parastinchi: quello di sinistra alla Nazionale rappresentata dal logo della Federazione unito a due immagini sfumate del giocatore in campo e con la coppa di Euro 2020. Quello di destra invece è dedicato al PSG, rappresentato dal logo del club e da un giovane ragazzo che ne indossa la divisa ufficiale. Di seguito si può vedere il prodotto finito, ti piacciono?