Se praticate sport, calcio in questo caso, immaginate di essere in periodo di inizio campionato, l’allenamento è quasi finito e per concludere la sessione il vostro allenatore decide di provare qualche palla inattiva. Tendenzialmente in questi momenti si provano situazioni di gioco quasi cristallizzate, dove i rischi sono minimi. Poi però succede che il cross arriva proprio a te e il tuo marcatore, invece che lasciarti staccare indisturbato come spesso la situazione richiede, decide di contenderti la palla, va a contrasto e nella caduta ti frana addosso direttamente sul volto, più precisamente nella zona compresa tra zigomo e mandibola. Aggiungici il fatto che il tuo compagno supera i 2 metri di altezza e i 100 kilogrammi di peso…
Questa situazione è una prospettiva dello sport che può succedere a chiunque e va accettato, ma non è affatto semplice ed è davvero doloroso. In questo caso è toccato Luis Pedro Cavanda, difensore del Neuchâtel Xamax (squadra che milita in seconda divisione svizzera), e con un passato in Serie A alla Lazio e all’estero con Tabzonspor, Galatasaray e Standard Liegi. Il referto medico ha subito assunto un’ombra drammatica: frattura scomposta di mascella e zigomo sinistro. L’operazione chirurgica è stata molto complessa, le zone fratturate sono state ricomposte attraverso l’inserimento di placche in titanio e sono stati applicati perfino degli elastici ai denti per limitarne il movimento, siccome avrebbe causato dolori lancinanti.
Per una persona che viene sottoposta ad un intervento di questo tipo la priorità rimane assolutamente quella di riuscire a tornare a parlare ed evitare paralisi facciali permanenti (le zone dove si va a operare sono molto prossime a diverse catene nervose fondamentali in questo senso). Il pensiero di tornare in campo passa subito in secondo piano, giustamente. Ma quanto in secondo piano? E quanto tempo ci può volere una volta guariti per poter tornare a fare sport senza eccessive preoccupazioni? Perché evitiamo falsi moralismi, per noi appassionati lo sport è una parte assolutamente fondamentale delle nostre vite ed è molto difficile accettare l’idea di rinunciarvi.
Riguardo alla prima domanda, per Cavanda il pensiero del rientro in campo non è andato certo in secondo piano e più avanti vi spiegheremo il perché. Riguardo alle tempistiche per tornare in campo: si parla di svariati mesi ma dipende tutto dal tipo di infortunio e dall’operazione, che varia distintamente caso per caso, ma spesso capita anche che i medici consiglino addirittura di non praticare mai più sport di contatto a meno che non si disponga di una protezione adeguata
Una protezione adeguata, infatti…
Questo genere di presidi risultano decisivi per chi ha subito gravi infortuni al volto, senza di questi, infatti, non si tornerebbe più a fare sport. Noi di GL Sport ormai abbiamo maturato anni di esperienza nella creazione di queste protezioni, evolvendoci continuamente e ottenendo risultati sempre più stupefacenti. Infatti, le maschere che produciamo vengono costruite con una tecnica di scansione 3D del volto (al posto del tradizionale calco in gesso, che può comportare alcuni disagi e minor precisione), ciò ci consente di ottenere un prodotto di qualità estremamente elevata: i software coi quali lavoriamo infatti ci danno la possibilità di ingrandire e scaricare a piacere le zone in cui il contatto va evitato, scaricando quindi completamente la zona interessata. La lavorazione su misura consente infatti di aver la massima protezione a minimi spessori, consentendo una perfetta ripresa dell’attività agonistica senza alcuna limitazione.
Per dare qualche riferimento un po’ più tecnico: le maschere vengono realizzate in fibra di carbonio, per cui è garantita la massima leggerezza e contemporaneamente una stupefacente resistenza. All’interno è poi prevista un’imbottitura in materiale ammortizzante (neoprene, evazote, spacetex). La scelta della fibra di carbonio come unico materiale con cui abbiamo scelto di produrre le nostre maschere deriva dal fatto che è l’unico componente esistente che consente di riprendere l’attività sportiva in massima sicurezza e senza che il livello delle prestazioni ne risenta, grazie ai bassissimi spessori richiesti dal carbonio. Questo secondo noi rappresenta un elemento davvero in controtendenza rispetto alle maschere trasparenti in plastica che sono facilmente reperibili sul mercato, ma di contro c’è da dire che hanno spessori molto maggiori, la plastica resiste molto meno agli urti e la trasparenza del materiale impedisce la visibilità (anche se a prima vista non si direbbe), siccome con la luce crea un effetto “riflesso” che va a dare fastidio alla vista.
Ma, dopo questa infarinatura generale, torniamo al caso specifico di Cavanda. Luis poco dopo l’incidente è stato operato in Svizzera e ha dovuto attendere circa 5 settimane perché le fratture operate si stabilizzassero. A questo punto una persona/atleta avrebbe dovuto aspettare svariati mesi perché potesse tornare in campo a giocare in condizioni normali (quindi senza protezioni). Ma questo non era il caso di Cavanda che, essendo anche professionista, ha fatto di tutto per trovare una soluzione che gli permettesse di demolire i tempi di recupero: quindi si è informato, è risalito alla nostra azienda e ha fissato un appuntamento nella nostra sede di Fidenza (PR) per farsi visitare dai nostri tecnici ortopedici e farsi creare una maschera protettiva in carbonio che facesse precisamente al caso suo. Le maschere su misura, infatti, non proteggono solamente le fratture al naso come spesso si pensa, ma, almeno le nostre, possono essere create per qualunque zona del volto (se vi interessa approfondire: https://www.glsport.eu/giocare-in-maschera-infortuni-alternativi/ ).
Luis ha quindi seguito il nostro classico procedimento pensato per chi viene nella nostra sede centrale a farsi creare una maschera protettiva: in seguito alla visita di un tecnico ortopedico è stato sottoposto alla scansione tridimensionale del volto, una volta eseguita questa ha atteso che la sua protezione venisse creata per poi passare alla fase della prova finale (ovvero quando il tecnico fa indossare la maschera finita direttamente al cliente controllando che sia perfetta in ogni aspetto tecnico e stilistico).
La maschera creata dopo qualche ora di lavorazione è stata questa:

Come si può facilmente notare dalla foto, la maschera risulta aperta sul lato destro e chiusa sul sinistro. Questo perché le fratture Luis le aveva riportate sul lato sinistro del volto e quindi quella parte è chiusa perché sono lì le zone che andavano protette e isolate, mentre a destra la maschera è stata alleggerita il più possibile (e quindi lasciata aperta), siccome non c’erano motivi per proteggere quella parte.
Dopo qualche rapida modifica a Luis la maschera calzava perfettamente e il giocatore già dal giorno successivo della visita in sede da noi si è unito al resto della squadra, riiniziando a svolgere l’intera seduta di allenamento in gruppo.
Questo è stato il risultato finale all’indosso!


Se anche tu hai subito un infortunio al volto e hai bisogno di una maschera di protezione in fibra di carbonio in tempi ultraveloci puoi contattarci direttamente, saremo lieti di indicarti la strada migliore per poter procedere attraverso l’utilizzo spinto delle tecnologie che abbiamo a disposizione o attraverso le officine partner sparse sul territorio italiano di cui ho parlato.
Perché dovresti scegliere proprio noi se vuoi tornare in campo velocemente e in sicurezza? Se non ti sono bastati i motivi “geografici” che ti ho elencato in precedenza noi di GL Sport siamo la scelta giusta anche perché alle più moderne tecnologie in termini di servizio e precisione siamo in grado di produrre le maschere protettive in fibra di carbonio in tempi record. Questi prodotti, oltre che garantire un eccellente protezione per naso e/o zigomo, sono anche leggerissimi e super maneggevoli, garantendo all’atleta nessun tipo di fastidio che possa abbassare il livello della sua prestazione. Com’è possibile questo? Grazie al processo produttivo, completamente digitale e ultraveloce, senza contatto. La scansione 3D ti fa sembrare al centro di un autentico laboratorio di ricerca, all’interno del quale i nostri tecnici ortopedici rilevano alla perfezione la geometria del tuo volto e attraverso sofisticati sistemi di elaborazione generano uno stampo nel quale isolano la zona infortunata con precisione millimetrica. Solo così, con una maschera che poi rimane perfettamente aderente al volto ovunque tranne che nel punto infortunato, potrai tornare immediatamente sui campi da gioco! Solo avendo la massima visibilità potrai avere la garanzia di avere performance come prima dell’infortunio!
Ricapitolando dunque, se sei interessato a non perdere altro tempo e tornare subito in campo non esitare a contattarci, se invece sei un’officina ortopedica interessata a diventare nostra partner, puoi inviarci direttamente la richiesta
Ah, dimenticavo, ovviamente la personalizzazione grafica per rendere la tua maschera ancora più accattivante la offriamo noi!